Lavorare come traduttrice è estremamente appagante perché permette di comunicare in un’altra lingua e di raggiungere un pubblico vasto di utenti, abbattendo i confini linguistici. Sembra quasi di essere in possesso di un superpotere, anche se non è oro tutto ciò che luccica. In generale, si pensa che la traduzione sia un costo superfluo. Ma conviene risparmiare su una traduzione?
Proprio di recente, mi è capitato di confrontarmi con un’amica freelance sul tema qualità/prezzo. Anche lei, pur occupandosi di un altro settore, riscontrava la stessa difficoltà. Molti sono i clienti privati ma soprattutto le aziende, anche medio/grandi, che chiedono un preventivo per una traduzione e poi a fronte del prezzo finale decidono di far da sé affidandosi ai traduttori automatici gratuiti che trovano online o alla conoscenza della lingua del fantomatico “cuggino”.
Risparmiare su una traduzione: conviene?
Per diverso tempo mi sono chiesta perché le aziende investissero grandi capitali in pubblicità, su social, internet e altre piattaforme, anche a livello di comunicazione per poi andare a risparmiare sulla traduzione nonostante il loro intento fosse quello di estendere il proprio business verso l’estero. Mi sembrava paradossale quasi come se interessasse di più una comunicazione corretta in lingua italiana ma poi, nel momento in cui ci si rivolge ad un pubblico straniero, l’attenzione sulla comunicazione e la correttezza delle informazioni date ai clienti venisse meno.
Di frequente, poi, mi sono trovata ad avere tra i miei clienti aziende che avevano inizialmente risparmiato sul costo della traduzione, pensando che questo fosse un costo superfluo, per poi capire che quella era stata una scelta controproducente.
Quanto può essere dannoso?
Tanto, e molto più dispendioso della traduzione stessa. Fare una traduzione partendo da un testo originale ha il suo costo che però, a conti fatti, è sempre inferiore rispetto alla correzione che si deve apportare ad un testo tradotto male. Senza calcolare il danno di immagine e i clienti persi che informazioni errate, mal tradotte e una comunicazione sbagliata possono portare.
Qual è quindi il compito di una traduttrice?
È quello di far capire il valore di una traduzione che, con lo sviluppo dell’AI e dei traduttori automatici, si dà sempre più per scontata.
Quando ti interfacci con un cliente, o prepari un preventivo, fai capire il valore di quello che sei in grado di creare. Spiega come una buona traduzione permetterà al cliente straniero di fidarsi di un brand, di approfittare di una comunicazione veloce, ben strutturata che non lasci a perplessità e crei distanza.
Una buona traduzione deve poter abbattere i confini linguistici, non innalzare muri di diffidenza tra brand e cliente.