Ognuno ha i propri strumenti di lavoro. Nel primo periodo di attività pensavo di aver trovato alcuni oggetti che potevano caratterizzare la mia figura di traduttrice, poi con il tempo, ho capito che in realtà ciò che pensavo essere assolutamente originale faceva parte della top 10 delle cose indispensabili per una traduttrice e di cui, ovviamente, non avevo bisogno solo io ma anche le mie colleghe e colleghi.
Qual è la top 10 delle cose indispensabili?
- un pc: ebbene si, non traduciamo più con penna e carta ma ci siamo evoluti nel corso degli anni
- blocco e penna: serve per prendere appunti su qualche termine che vogliamo cambiare o rivedere, su parti da correggere o per scarabocchiare durante le call (io ad esempio riempio la pagina di cuori… cuori a profusione)
- tazza di thé o caffè: a star ferme davanti al pc per ore, soprattutto in inverno, le mani diventano due ghiaccioli. Ecco perché una tazza di thé o caffè non manca mai… l’importante è che contenga una bevanda calda e che dia la carica
- lo scaldatazza USB: strumento utilissimo, senza il quale non riesco più a lavorare. Mi è stato regalato per Natale dalla mia amica freelance Silvia… un regalo figherrimo davvero (dai un’occhiata qui se non l’hai mai visto)
- CAT tool: non si tratta di un gatto ma di “Computer-Aided Translation”, un software di traduzione che permette di tradurre con maggiore attenzione, tenendo il conto delle parole tradotte, di quelle da tradurre e di molto altro
- tanta pazienza: soprattutto quando ricevi una email nella quale il volume di traduzione supera le 30.000 parole (circa 15 pagine di testo) e la richiesta per la consegna della traduzione è domani. Per la cronaca, 30.000 parole non si traducono in due giorni.
- almeno un gatto: chissà perché tutte noi traduttrici hanno almeno un gatto che ci dorme accanto mentre lavoriamo (che sia per via dei CAT tool?!)
- una discreta velocità di battitura: pensa se scrivessi sulla tastiera allo stesso ritmo del bradipo di Zootropolis. Una traduttrice, se non già all’inizio, impara con il tempo ad acquisire una discreta velocità di battitura. Hai mai provato a testare la tua? Può essere interessante!
- una sedia comoda: quando si sta sedute per 8 ore al giorno, è meglio essere comode, assumendo una posizione corretta se non si vuole sentire lo scricchiolio delle ossa quando ci si rialza (mai capitato, lo dico per conto di un’amica eh)
- il mouse ergonomico: di una bruttezza esponenziale. Però, comodissimo… ammetto di aver sentito subito la differenza nel momento in cui l’ho provato per una mezz’ora. Il polso era meno affaticato e la mano meno in tensione rispetto alla posa poco naturale del mouse tradizionale. Però, cari ideatori di mouse ergonomici, non potete progettarne uno carino?
E tu, di quali strumenti hai bisogno per la tua attività?