Quando si avvia un’attività si inizia a parlare di  identificare il proprio target, vale al dire i propri potenziali clienti. È un po’ come guardare in un mirino, pronti a colpire. Per arrivare dritti all’obiettivo, è sicuramente meglio essere una traduttrice specializzata in particolari settori.

Traduttrice specializzata o tuttologa?

Partendo dal presupposto che non è possibile avere una conoscenza così approfondita su qualsiasi argomento, la risposta è abbastanza ovvia: è meglio una traduttrice specializzata. Quando ho avviato l’attività di traduzione, ad esempio, avevo carta bianca per decidere di specializzarmi su qualsiasi cosa. Scegliere la mia specializzazione voleva anche dire selezionare il mio “target“, il mio pubblico e i clienti. Così, dopo un’attenta riflessione, ho deciso che mi sarei occupata di ciò che mi appassiona di più e che conosco approfonditamente per interessi personali e professionali.

Nello specifico, ho deciso di lavorare con le traduzioni in ambito e-commerce & siti web, marketing (grazie alla mia esperienza decennale in questo campo), in turismo (sfruttando la mia Laurea in Lingue Straniere con specializzazione turistica) e in enogastronomia (conoscenza costruita per pura passione e qualche corso di formazione seguito per hobby).

Un settore per linguaggio

Ogni settore ha il proprio linguaggio che chi traduce deve conoscere approfonditamente. Ad ogni traduzione, il glossario di un particolare settore si arricchisce di termini, di neologismi, di sinonimi. Sono partita a creare dei glossari, uno per ogni mio settore di specializzazione, che contenevano poche centinaia di parole. Oggi ne conto migliaia in ognuno di essi. Non è infatti possibile utilizzare un linguaggio generico ma è fondamentale lavorare su quello settoriale.

Si può lavorare ad un glossario contestualmente ad una traduzione consultando le risorse pubblicate su Internet, dizionari online e non, testi del settore. Ad esempio, per la traduzione enogastronomica, ho letto per diverso tempo (e appena ho tempo lo faccio ancora) questa rivista online di enogastronomia italiana, in lingua inglese: Italy segreta.

In cosa specializzarsi: i miei consigli

Credo sia fondamentale tenere in considerazione le proprie inclinazioni ed interessi. Ti interessi di moda, di beauty, di natura, di viaggi? Porta nel tuo lavoro i tuoi hobby, il bagaglio di conoscenze che hai costruito in questi anni e fallo diventare parte della tua quotidianità lavorativa. Essere freelance è anche questo: avere la libertà di scegliere di cosa occuparsi. Una volta scelto il settore, continua a formarti. Segui aggiornamenti, corsi, master e workshop. Più sarai forte nelle tue specializzazioni, più i clienti saranno attratti dai tuoi servizi.