Tra i diversi settori di cui mi occupo nell’ambito della traduzione, quello enogastronomico è forse il più appassionante. È un ambito particolare, dove la traduzione di piatti tipici, locali e regionali, non è sempre così semplice da eseguire. Prendiamo come esempio la traduzione di un piatto tipico come la bagna càuda (o hot sauce per gli amici anglofoni?)

La bagna càuda o bagna caòda, piatto tipico piemontese, come può essere tradotto e spiegato in inglese, ad esempio?

O ci vuole altro per far sì che uno straniero capisca di cosa si tratta e, nel contempo, sia anche interessato all’assaggio?

L’alternativa che preferisco, perché non intacca la tipicità del prodotto, è quella di mantenere il nome del piatto originario. Si aggiunge poi una descrizione sul piatto tipico e sugli ingredienti, condita (per rimanere in tema culinario) di dettagli e aggettivi da far venire l’acquolina in bocca.

Nella traduzione bisogna anche prestare attenzione alla tipologia di ricetta e se ci siano delle particolari varianti. Della bagna càuda, ad esempio, ne esistono diverse. Ad esempio, nella zona del cuneese si aggiunge la panna.

L’altro giorno però ho dovuto tradurre la ricetta classica della bagna càuda, o meglio quella tipica del nord del Piemonte. Ecco che la ricetta si è trasformata in inglese così:

“Bagna Càuda (bɑɲa ˈkɑʊ̯da): anchovies, oil, garlic. (It’s a typical dish of the Piedmont region. Delicious hot sauce of anchovies, oil, garlic accompanied by a side of raw vegetables such as potatoes, peppers, beets, cabbage. You can also taste it with cheese like toma, fontina and other farm house cheese, and raw meat”.

Quando si tratta di cibo e bevande, la traduzione è fondamentale perché permette di capire quale sia il contenuto e se ci siano alimenti da evitare. La spiegazione dettagliata del piatto si può inserire tra parentesi, partendo dall’elenco degli ingredienti presenti per poi passare ad una descrizione generale.

Tradurre le ricette tipiche è uno dei lavori che mi appassiona di più. È un lavoro fatto di ricerca e apprendimento continuo sia dei piatti tradizionali italiani che della terminologia culinaria, per capire quale siano le parole più adatte a tradurre il gusto del piatto, rendendolo appetibile e appetitoso per chi legge.

Photo: Credits a mia sorella e ad una dei tanti pranzi “bagna cauda” fatti in famiglia! ♥