1. Quando mi chiedono che lavoro faccia, alla risposta “Sono una traduttrice”, leggo sempre un’espressione confusa sul volto del mio interlocutore.

Alcuni pensano che i traduttori/traduttrici siano solo automatici, altri che si tratti di professioni estinte, altri ancora che non sia un vero e proprio lavoro con cui poter campare. Per facilitare le cose, mie e dei miei clienti, ho quindi deciso di realizzare una guida F.A.Q Traduttrice ovvero tutto quello che vorresti chiedermi.

  • Qual è il costo di una traduzione? Non esiste un costo fisso. Normalmente il preventivo che invio si basa su un costo a parola “pesata”. Questo vuol dire che mi avvalgo di programmi, utilizzati anche durante la traduzione, che mi permettono di non calcolare le parole ripetute e di ottenere così una stima esatta delle parole da tradurre. Il tutto varia anche a seconda del testo da tradurre, se è necessaria una particolare ricerca terminologica o meno. Per avere un preventivo esatto, puoi contattarmi compilando il modulo alla fine di questo articolo.
  • Perché hai deciso di diventare traduttrice? Perché le lingue hanno sempre fatto parte della mia quotidianità, all’Università prima e fin dal primo impiego in un hotel a 4 stelle della mia città. Dopo questo primo incarico, sono stata assunta in un’azienda che vende abbigliamento online, come figura dedicata alla clientela estera. Tutti i giorni mi trovavo a parlare quattro lingue diverse: francese, inglese, tedesco o spagnolo. Ho iniziato ad occuparmi di traduzione nel tempo libero, poi a seguire un master online, corsi di specializzazione e, dopo dieci anni come dipendente, nel 2020 ho capito che era arrivato il momento di avviare la mia attività di traduzione come freelance. Here I am!
  • Chi ti aiuta nelle traduzioni? A parte i miei colleghi di co-working (quando mi trovo in ufficio) o le mie due gatte (se lavoro da casa), nessuno. Ho però dei validi aiutanti che sono i CAT tools (Computer Aided Translation), programmi utilissimi soprattutto per la traduzione di medi e lunghi testi.
  • Quali testi traduci? Mi occupo di traduzioni di testi marketing (pubblicitari, social, brochure, totem..), corporate, enogastronomici, siti web ed e-commerce, e turistici.
  • Quali testi non traduci? Non mi occupo della traduzione legale, asseverata, o di traduzioni mediche, di manuali tecnici.
  • Cosa intendi per “ricerca terminologica”? Ogni settore ha un proprio linguaggio. Per utilizzare la parola corretta e non un sinonimo, è bene definire il glossario da utilizzare. Allo stesso modo è importante il glossario di stile. Quando mi occupo della traduzione corporate dedicata quindi alle aziende, è necessario creare un glossario che rispettare e che rispecchi l’identità dell’azienda stessa (brand identity). Ad esempio, ci sono aziende che preferiscono rivolgersi alla propria clientela con la parola “Clienti” (con la C maiuscola), altri invece con la minuscola. Questi due strumenti fanno parte del momento di traduzione non attiva ma che sono fondamentali per una traduzione corretta e di qualità. P.s: non esiste traduttore automatico che possa prestare attenzione a questi aspetti!
  • Cos’è la localizzazione di cui parli? Localizzare nell’ambito della traduzione significa andare oltre alla traduzione delle parole ma adattare il contenuto che comprende unità di misura, esempi, riferimenti, nomi, città. Tutto deve essere adattato tenendo conto della cultura del Paese per il quale si traduce. L’esempio che faccio sempre: se traducessi un testo dal francese all’italiano nel quale si fa riferimento alla ricetta delle crêpes, dovrei modificare il testo inserendo la ricetta della pizza, piatto molto più popolare in Italia rispetto alla francesissima crêpe. In qualche modo, essere localizzatrici significa essere in parte copywriter.
  • Perché affidarsi ad una traduttrice specializzata e non a mio “cuggino”? Sono certa che tuo “cuggino” sappia perfettamente l’inglese, o una delle altre lingue di cui mi occupo. Sono altresì convinta, però, che tuo “cuggino” non terrà conto dei false friends, dei termini più corretti da utilizzare per arrivare al tuo pubblico di riferimento. È come decidere di farsi fare un vestito da un parente che sa cucire. Il risultato sarà carino ma sicuramente meno bello e attrattivo rispetto a quello che potrebbe realizzare una sarta professionista. Infine, tieni sempre a mente che costa di più rifare e correggere una traduzione che farla da zero.
  • Perché rivolgersi a te e non ad un’agenzia di traduzione? Il vantaggio di assumere una freelance per la traduzione è quello di poter dialogare esclusivamente con me, comunicandomi quali sono i valori che vuoi trasmettere al tuo pubblico, con quale tono (tone of voice), se ci sono particolari modifiche da fare e tutto con una pronta risposta sempre da parte della stessa persona 🙂
  • In quale lingue traduci? Traduco dall’inglese, francese, spagnolo e tedesco in italiano. Per la combinazione contraria (da italiano, verso inglese, francese, spagnolo o tedesco) mi avvalgo di collaboratrici e collaboratori fidati, madrelingua, che revisionano e correggono il testo tradotto.

Hai altre domande o curiosità che vorresti aggiungessi a questa lista? Scrivimi qui

e sarò ben lieta di risponderti!