Oggi sempre più persone si interessano al mondo enogastronomia locale ed estero. Ecco perché la traduzione di menu per catering ed eventi e delle loro proposte culinarie è diventata un elemento fondamentale per offrire un’esperienza autentica e coinvolgente ad una clientela internazionale.
L’interesse per i prodotti locali si intreccia anche con la curiosità per le tradizioni locali. Io, ad esempio, mi considero una turista “enogastronomica“. Non potrei mai visitare un qualsiasi luogo, in Italia o all’estero, e ordinare al ristorante una cotoletta alla milanese con le patatine o una pizza. Mi piace andare alla scoperta dei prodotti locali, assaggiare, assaporare gusti e abbinamenti differenti da quelli ai quali sono abituata, anche se molto distanti dai miei gusti.
Ci sono cose che rimangerei volentieri (come l’okonomiyaki in Giappone- mi ha conquistata mentre non mangerei più il foie gras– senza rancore ma quello che è interiora, proprio non mi va letteralmente giù.)
La Complessità della Traduzione di Menu
Tradurre un menu, in generale e non solo per catering ed eventi, non è così semplice come si possa pensare. Non è questione di copiare il testo ed incollarlo in un qualsiasi traduttore automatico, anche se si trattasse del migliore in circolazione. Oltre alla semplice traduzione delle parole da una lingua all’altra, è essenziale catturare l’essenza culinaria e trasmettere la passione e l’originalità dietro ogni piatto. La traduzione va oltre la mera trasposizione di termini, deve comprendere le sottili sfumature culturali e il rispetto delle tradizioni gastronomiche.
Pensa ad un menu che recita “guazzetto di pesce” che il traduttore automatico traduce in inglese come “fish stew” (provare per credere!). Certo, non è sbagliato ma letteralmente “fish stew” significa “stufato di pesce”.
Ora, vuoi metterti nei panni del cliente italiano che si gode l’immagine di un romantico e succulento guazzetto di pesce, al contrario del cliente inglese che deve “ridurre” l’immagine del piatto proposto ad un semplice stufato di pesce?
Per non parlare dei ristoranti stellati e non che propongono dei veri e propri titoli a capo dei piatti proposti, come se fossero capitoli di un romanzo all’interno di un percorso di degustazione.
Penso ad uno dei menu degustazione dello Chef stellato Cannavacciuolo “Mettici l’anima“, proposto a Villa Crespi che esprime tutta la sua passione, il lavoro di ricerca dei prodotti, di studio dei piatti. In inglese, un traduttore poco esperto e/o un traduttore automatico potrebbero facilmente tradurlo con “put your soul into it“- letteralmente “mettici l’anima”. Benché a livello grammaticale il messaggio sia corretto, noti la differenza nella musicalità del contenuto? Ha perso tutto quel complesso ed intenso significato che, al contrario, la frase “Mettici l’anima” infondeva nel commensale.
Adattamento alle Preferenze Culturali
Tra le altre sfide della traduzione di un menu per catering ed eventi c’è anche l’adattamento ai costumi e preferenze culturali. Ciò implica non solo la traduzione delle parole, ma anche la comprensione delle abitudini alimentari, delle restrizioni dietetiche e delle sensibilità culturali dei diversi clienti. L’obiettivo è creare un menu che risuoni con ogni ospite, indipendentemente dalla loro provenienza.
Terminologia Accurata per Ingredienti e Tecniche di Cottura
La traduzione di un menu per catering richiede una particolare attenzione alla terminologia utilizzata per descrivere ingredienti e tecniche di cottura. È fondamentale mantenere l’accuratezza scientifica e culinaria, evitando interpretazioni errate che potrebbero compromettere il gusto e la qualità del cibo servito. Per questo, ho seguito un corso online certificato a cura dell’Università Bocconi di Milano sul “Food & Beverage Management“. Questa formazione mi ha permesso di avvicinarmi moltissimo alla cucina e, così, capire meglio come poter rendere in parole (e in traduzione) le varie proposte culinarie.
Perché tradurre un menu per catering ed eventi
Per garantire la massima autenticità nelle traduzioni, le aziende di catering possono considerare la collaborazione con chef internazionali. Coinvolgere gli chef nel processo di traduzione può portare ad una migliore comprensione delle intenzioni culinarie dietro ogni piatto e garantire che la traduzione rifletta fedelmente la visione gastronomica.
Tradurre un menù per catering ed eventi è un’arte che va oltre le semplici competenze linguistiche. Richiede sensibilità culturale, creatività culinaria e una profonda comprensione delle tradizioni alimentari. Se fatta con precisione e passione, la traduzione di menu contribuisce a creare esperienze gastronomiche memorabili, superando i confini linguistici.