Qualcuno penserà che questo post, in qualità di traduttrice, cerchi di scoraggiare l’impiego di traduttori automatici a tutela della mia professione. E invece no. Ho deciso però di raccogliere in queste righe le idee a proposito dei pro, dei contro e dei motivi per cui sono fermamemente convinta che un traduttore automatico non soppianterà mai un traduttore umano.

Perchè affidarsi ad un traduttore umano che richiede un contratto e l’investimento di denaro se si hanno a disposizione così tanti traduttori automatici?

Effettivamente il mondo Internet ci propone tantissimi traduttori automatici tra i quali uno dei più importanti, più conosciuti e utilizzati è Google Translate. Anche questo, come tanti altri, ha avuto una notevole crescita e raggiunto una maggiore affidabilità rispetto al passato. Prima del 2016, infatti, traduceva con un sistema definito Phrased-based machine (PMBT) nel quale il traduttore spezzettava i segmenti della frase, li traduceva come singole unità e li ricomponeva nella frase tradotta.

Dal 2016 fortunatamente, ringraziando lo sviluppo tecnologico, sono stati passi da gigante rispetto a queste traduzioni letterali, un tempo veramente sommarie. Google Translate, oggi, utilizza la cosiddetta traduzione neurale o meglio, neural machine translator (NMT). A differenza della metodologia precedente, ora il traduttore automatico considera l’intera proposizione come unità e utilizza un algoritmo e calcoli di probabilità per verificare quando una parola del testo X, di partenza, viene riportata in tanti altri testi già tradotti del web, in modo da riproporne poi la traduzione come testo Y (il cosiddetto testo della lingua target o di arrivo).

Al traduttore automatico, sia Google translate piuttosto che un altro, non si possono insegnare le regole grammaticali o di sintassi e questo si limita a processare, proprio per il suo essere una macchina, dei dati. Non è quindi in grado di capire un contesto linguistico, di tradurre convenzioni, modi di dire e terminologie di un particolare settore.

Google translate riporta una traduzione con il vincolo, però, dei risultati ottenuti dal calcolo sulle parole già dette o scritte e che sono presenti sul web.

Va detto che questo particolare traduttore automatico è in grado di tradurre in più di 100 lingue e che è un ottimo aiuto per le traduzioni semplici e veloci. Devi tradurre il testo di un messaggio whatsapp ricevuto da un collega o da un amico oltreoceano? Va benissimo il traduttore automatico. Hai bisogno di avere una frase sotto gli occhi per prenotare 2 notti in un albergo in Francia? Puoi utilizzare Google Translate. È facile ed immediato.

Io consiglio anche ai miei studenti dei corsi privati di utilizzarlo quando sono in dubbio sulla pronuncia di una parola. Non è tra i migliori sistemi di pronuncia ma è comunque un aiuto, semplice e facilmente reperibile.

Quindi perchè preferire un traduttore umano?

Perchè fondamentalmente è umano e di conseguenza ha un bagaglio culturale, una sensibilità e una conoscenza del contesto che un traduttore automatico non può avere. Per tradurre bene, infatti, non è solo necessario sapere una lingua. Vuol dire essere a metà tra un conoscitore esperto della lingua che si traduce e uno scrittore esperto della lingua nella quale si traduce. La traduzione non è una mera trasposizione di un testo, parola dopo parola ma è una comprensione approfondita del contenuto fatto di aggiornamenti e studio continuo (tanto studio!). Un traduttore, infatti, ha anche capacità di creatività linguistica e stilistica, tutte doti necessarie per non riportare una traduzione letterale ma per riuscire a trasmettere il messaggio di un testo, il suo reale contenuto con tanto di emozioni e di sensazioni.

Hai mai provato a prendere un testo piuttosto lungo e farlo tradurre da un traduttore automatico? Alla fine della lettura della traduzione sicuramente ti resterà la strana sensazione che qualcosa non torna… qualcosa manca. Sì, le parole sono anche tradotte correttamente e nella tua lingua sono comprensibili ma messe insieme non hanno la stessa magia che avrebbero se lavorate da un traduttore professionista. Con un automatisco non si trasferiscono stati d’animo ed emozioni. È in questo che sta la differenza tra una macchina e l’essere umano.

Oltretutto, noi traduttori non siamo specializzati su tutto, su ogni settore e non possiamo tradurre qualsiasi cosa. La traduzione è un ambito immenso che include tutti i settori lavorativi, dalla traduzione di sottotitoli, a quella letteraria a quella di brevetti o di documenti per cantieri, ognuno dei quali ha ovviamente una sua propria terminologia specifica. Il traduttore umano, a differenza di quello automatico, possiede un bagaglio conoscitivo e culturale che gli permette di approcciarsi con correttezza e professionalità ad un particolare ambito.

Ad esempio, un traduttore automatico è sicuramente in grado di tradurre uno slogan pubblicitario ma come? In modo accattivante, catturando l’attenzione del lettore, mettendo in campo le tante tecniche di marketing che quotidianamente sono oggetto di esperti e in continua evoluzione? Sicuramente no. E allo stesso modo, non può garantire una coerenza di stile su diversi canali. Nel caso di un prodotto messo in vendita su diverse piattaforme (sito web, instagram, facebook ecc…) il messaggio del traduttore automatico sarà sempre lo stesso, con identico registro e stile, incurante del tipo di clientela alla quale ci si rivolge. In ultimo, e non meno importante vista l’attenzione che si deve sempre avere per la privacy, un traduttore automatico ha un rischio medio alto di fuga di dati sensibili al contrario di noi traduttori che siamo costretti ad applicare particolari protocolli di riservatezza dati durante la traduzione.

Saresti davvero disposto ad affidare il contenuto del tuo sito internet, di una brochure pubblicitaria, del tuo libro o di documenti tecnici che devono essere letti e capiti da altri, ad un traduttore automatico che non ti assicura di non commettere errori, che non capisce termini tecnici, espressioni idiomatiche e non riporta nessun tipo di emozione ed ironia?

Quindi, per concludere, se devi tradurre un testo privato come può essere un messaggio, una frase o altro che non sarà mostrato ad altri, affidati senza timore ai traduttori automatici. Questo è il loro compito. Abbattere le frontiere linguistiche su traduzioni relativamente semplici e che non hanno un particolare ambito o contesto alle spalle.

Se invece devi tradurre il tuo Curriculum Vitae, un sito web, un libro o altro che sarà divulgato ad un pubblico più o meno ampio, fai riferimento ad un traduttore umano. E ricordati di cercarne uno in base al settore di specializzazione del testo che hai necessità di far tradurre.

Ad oggi possiamo facilmente ingannare la traduzione automatica con modi di dire e omonimie, per risultati che fanno sorridere:

  • “two birds with a stone” significa prendere due piccioni con una fava. Per il traduttore automatico è “due piccioni con una pietra”
  • “I am top banana of the business” vuol dire essere il migliore in quel settore, il grande capo che in traduzione automatica diventa “sono la miglior banana del business”

In conclusione, ancora oggi, traduttore umano-traduttore automatico 1-0.