La vita da freelance offre un’incredibile libertà e flessibilità, ma porta con sé anche una serie di sfide che possono trasformarsi in veri e propri errori se non gestite correttamente. In questi quattro anni di attività come traduttrice freelance, ho commesso diversi errori lungo il mio percorso, ma ho imparato a superarli e migliorare la mia attività. Ecco una lista dei principali errori che ho fatto come freelance e cosa fare per non ripeterli.

1. Lavoro continuo senza mai staccare

Ho avviato l’attività in piena pandemia. Ho aperto la partita IVA il mercoledì, ed il sabato eravamo tutti in lockdown. Quindi, ho iniziato a lavorare come traduttrice freelance in casa mia, da una stanzetta vuota, arredata solo di scrivania, sedia e pc. Se da una parte la comodità di essere a casa era impagabile, perché mi permetteva di ottimizzare i tempi per le faccende domestiche, così come il collegamento ai tanti meeting online (giusto 2 minuti prima), dall’altra l’ambiente casalingo non mi permetteva di avere una separazione definita tra momenti di lavoro e di relax.

Il primo errore che ho fatto da freelance è quindi stata una gestione inefficace del tempo. Senza un orario fisso, è facile procrastinare, sovraccaricarsi di lavoro o non riuscire davvero a smettere di lavorare. Così, lavoravo durante il pranzo, dopo cena fino a tardi, nei weekend… ogni volta che ne avevo la possibilità, tanto il mio pc era lì a mia disposizione in quella stanzetta che ormai era diventata il mio ufficio.

Come evitarlo:

  • Stabilisci dei limiti: Fissa un orario di fine lavoro ogni giorno e rispettalo. Comunica questi orari ai tuoi clienti per gestire le loro aspettative.
  • Prendi pause regolari: Usa la tecnica del Pomodoro, lavorando per 25 minuti e prendendo una pausa di 5 minuti. Dopo quattro sessioni, prenditi una pausa più lunga di 15-30 minuti.
  • Valuta di lavorare da un’altra parte: che si tratti di un ufficio, di una scrivania, di un tavolino al bar, della casa della nonna, poco importa. Se ti pesa restare a casa e non riesci a separare la parte privata dal lavoro, questa è la soluzione migliore.

2. Mancanza di Pause e Giorni di Ferie

Questo è direttamente collegato al primo errore che ho commesso. Senza pause e giorni di ferie, il burnout è praticamente garantito. Riposarsi è essenziale per mantenere un alto livello di produttività e creatività. E io, nei primi 8 mesi di attività, non l’ho quasi mai fatto. Ho lavorato nei weekend, anche tutta l’estate, senza riposare. Il risultato? Arrivata a fine anno, a dicembre 2020 ero distrutta. Fortunatamente ho approfittato del periodo natalizio per diminuire il carico lavorativo e ricominciare a gennaio 2021 con un’altra organizzazione del lavoro.

Come evitarlo:

  • Programma le ferie in anticipo: Pianifica i tuoi giorni di ferie e comunicali ai tuoi clienti con anticipo. Usa questi periodi per ricaricarti e tornare al lavoro con energia rinnovata.
  • Riposati durante la giornata: Prenditi del tempo per fare attività che ti piacciono, come una passeggiata, leggere un libro o fare esercizio fisico.
  • Non avere paura di prenderti dei giorni di riposo: il primo anno di attività, come dicevo, ho lavorato tutta l’estate. Temevo di perdere un cliente per il quale dovevo curare dei contenuti in lingua. Solo ora capisco quanto sia legittimo, anche all’inizio di un’attività, pretendere un periodo di riposo. Il cliente per un freelance è qualcuno per cui lavorare ma non è il datore di lavoro. Non ha quindi alcun diritto di approvare o meno le nostre ferie.

3. Non Sollecitare Sempre i Pagamenti

Uno degli aspetti più frustranti del lavoro freelance è dover inseguire i clienti per i pagamenti. Questo può influire negativamente sul flusso di cassa e causare stress finanziario. Spesso ho atteso diverso tempo prima di sollecitare le fatture da saldare. Mi sembrava quasi di essere insistente. Se hai lo stesso problema, pensa a quando vai a mangiare una pizza. La paghi subito o la paghi dopo 6 mesi?

Come evitarlo :

  • Stabilisci termini di pagamento chiari: Includi termini di pagamento nei tuoi contratti e invia le fatture subito dopo aver completato un lavoro.
  • Automatizza i solleciti: Usa software di fatturazione che ti permettono di inviare promemoria automatici per i pagamenti in ritardo. Mantieni una comunicazione professionale e ferma con i clienti riguardo ai pagamenti.

4. Rimanere chiusa nella mia cerchia di conoscenze

Come traduttrice freelance lavoro quasi esclusivamente con e grazie ad internet e ai contatti che mi trovano online. Questo mondo virtuale non è però l’unico che si deve curare e costruire nella vita da freelance. Ho commesso questo errore, subito, pensando di poter avviare la mia attività in completa solitudine ma fortunamente molto presto mi sono resa conto di aver facilmente la possibilità di entrare in contatto, reale, con altri freelance ed imprenditori che mi avrebbero aiutata a crescere come professionista, ad ampliare i miei orizzonti, a capire come affrontare le difficoltà, i periodi di minor lavoro e tanto altro.

Così, a fine luglio 2020, ho scoperto di questa rete internazionale, BNI, che aveva un gruppo anche qui a Biella, nella mia zona. Ho partecipato ad una sola riunione online, per via delle limitazioni in periodo di pandemia, ed ho immediatamente deciso di iscrivermi. Dopo quattro anni, sono ancora parte di questo gruppo. Ho conosciuto centinaia di professionisti e freelance, alcuni dei quali sono diventati amici, amiche, figure fondamentali per la mia vita professionale e anche personale.

Come evitarlo:

  • Fai una ricerca sui gruppi di professionisti e professioniste della tua zona: in ogni città e provincia italiana ce n’è qualcuno. Dalla rete al femminile, CNA, magari proprio BNI, e altri. Valuta di farne parte, ti apriranno un mondo di conoscenze ed informazioni.
  • Partecipa agli eventi di network della tua zona: oggigiorno se ne organizzano tantissimi, soprattutto gli aperitivi di network, dove si unisce l’utile al dilettevole.
  • Fatti conoscere ma ascolta, e apprendi: parla di te, della tua attività ma ascolta le storie, i racconti, le attività ed i consigli di chi hai di fronte. Apprendi tutto ciò che puoi apprendere.

Conclusione

Essere una freelance richiede disciplina, organizzazione e la capacità di imparare dai propri errori. Implementando queste strategie, puoi evitare molti degli errori comuni che tanti freelance commettono e migliorare la tua produttività, la tua salute mentale e il tuo successo professionale. Ricorda, il miglioramento continuo è la chiave per una carriera freelance di successo.

Spero che questi consigli ti siano utili e ti auguro il meglio nella tua avventura da freelance!