Forse non sai che dietro alla chat automatica… c’ero io! Sto parlando della chat automatica presente sul sito dell’azienda per la quale ho lavorato per dieci anni.

Ho passato due anni circa dietro al progetto del chatbot, per gli amici “Camilla“, il robot nato e progettato per rispondere alle domande dei clienti.

Come funziona una chat automatica (chatbot)?

Questi bot vanno istruiti con algoritmi e frasi costruite ad hoc. Era divertente prevedere tutti i casi tipo “se il cliente scrive questo, allora rispondi questo…”. È stato un lavoro molto faticoso ma anche molto appagante e formativo, sotto tanti aspetti.

Quando rivedo i miei colleghi, confesso di chiedere ancora “e come sta Camilla?”, proprio come se si trattasse di una persona in carne e ossa.

Il rapporto tra traduttrice e chat automatica

Questa parentesi mi è stata utile quando mi è stato chiesto di collaborare al progetto di un traduttore automatico. Certo, una traduttrice che lavora per un traduttore automatico, hai capito bene.

E qui la grande rivelazione che forse davi per scontato…

Dietro ai traduttori automatici più blasonati, come Google traduttore, c’è una squadra di programmatori e di traduttori che istruiscono la macchina a ricercare la traduzione migliore.

Ecco come umano e robot riescono a coesistere.

Chat GPT e traduzione

Nell’ultimo anno si è discusso moltissimo di Chat GPT. Di cosa si tratta? Chat GPT è chatbot, esattamente come la “Camilla” di cui parlavo sopra. Si chiama GPT perché fa parte della famiglia dei Generative Pretrained Transformer, ovvero quelle Intelligenze Artificiali che imparano autonomamente grazie ad una tecnica di “deep learning” che gli consente di analizzare un testo e da quest’ultimo, imparare. Come tutti i chatbot anche Chat GPT ha bisogno di un supporto umano. Nel retroscena di questo chatbot ci sono quindi esperti e tecnici che si occupano di ottimizzare e migliorare i contenuti che Chat GPT apprende in autonomia, come spiegato in precedenza.

Chat GPT e Google Bard

Chat GPT, ad oggi, è in grado di scrivere un qualsiasi testo da una ricetta, ad un articolo ottimizzato SEO, ad una traduzione in tutte le lingue che conosce. È sufficiente dare a Chat GPT dei comandi e in un attimo tutto ciò che gli chiedi sarà pronto.

Ma c’è chi, tempo addietro, ha già preso la rincorsa per lanciarsi e oltrepassare questo nuovo modello di IA. Sto parlando del colosso Google che pochi giorni fa, alla conferenza annuale, ha presentato i suoi nuovi servizi tra i quali l’innovativo Google Bard. Non è ancora disponibile per l’Italia ma questo prodotto promette di surclassare Chat GPT alla grande. A differenza di Chat GPT che ha raccolto dati solamente fino al 2021, Google Bard, ha come database Google ovvero praticamente tutto. È quindi aggiornato ad ora.

Google Bard, come Chat GPT, è in grado di scrivere dei saggi, codici informatici, sostenere una conversazione come se si parlasse con un collega. Nonostante Google abbia detto che il fine di Google Bard non sia quello di creare un prodotto finale ma di essere solamente uno strumento di creatività e spunto, sappiamo che il suo ingresso nel mercato potrebbe modificare le carte in tavola per tante professioni.

Perché di traduzione non si morirà

C’è però un gap che il traduttore automatico, o i bot in generale come Chat GPT e Google Bard in quanto robot non riusciranno mai a colmare. Parlo della personalizzazione. Il discorso vale per tutte le professioni che verranno coinvolte in queste innovazioni tecnologiche come traduttrici e traduttori, scrittrici e scrittori, copywriter, sviluppatori, programmatori…

Per quanto riguarda la traduzione , come quella dei settori dei quali mi occupo, non guarda alla mera traduzione della singola parola ma tiene conto del tono of voice (tono di voce) che un’azienda, un ristorante, o un negoziante vogliono comunicare ai propri clienti, dall’identità del brand (brand identity), dalla localizzazione del testo.

Tutti aspetti ai quali solamente una traduttrice umana possono dare valore. La traduzione umana non è quindi destinata a morire, semmai cambierà veste.

Oggi ci si occupa sempre più di personalizzazione, di targeting, di localizzazione. Un domani che questi aspetti di attenzione verso la clientela non saranno più importanti come oggi, la traduzione si potrà concentrare sull’istruzione dei traduttori automatici, esattamente come avviene oggi e sul post-editing, ovvero sul verificare e correggere i testi tradotti in modo automatico.

Tu cosa ne pensi del ruolo di traduttrice al giorno d’oggi?