Quando inizio un corso di inglese con nuovi studenti, ripeto sempre lo stesso concetto: imparare una lingua straniera è come andare in palestra. Non è un processo automatico, non esistono scorciatoie magiche e, soprattutto, richiede impegno, fatica, dedizione e sacrificio. La verità è che imparare una lingua straniera, proprio come mettersi in forma, richiede impegno, dedizione e costanza. Eppure non hai idea di quante volte abbia sentito dire: “Vorrei imparare l’inglese, ma non ho tempo”, “Ho provato, ma è troppo difficile”, “Mi servirebbe imparare l’inglese ma non sono portato/a per le lingue”.
Imparare l’inglese è proprio come allenarsi e con fatica e costanza arrivano poi anche i risultati. Già se c’è un “ma“, vuol dire che non siamo sulla strada giusta. Sul percorso del cambiamento, della formazione personale non ci devono essere scusanti ma solo una grande volontà di mettersi in gioco.
Il parallelo tra imparare l’inglese e allenarsi
Pensa alla palestra. Quando vogliamo rimetterci in forma, ci affidiamo ad un coach in palestra sapendo che dobbiamo allenarci con costanza, seguire un programma di esercizi, alimentarci nel modo giusto e dare tempo al nostro corpo di adattarsi. Non possiamo certo aspettarci di vedere i risultati dopo una sola sessione di allenamento. Lo stesso vale per l’apprendimento di una lingua straniera.
Se non ci impegniamo costantemente a esercitare le nostre competenze linguistiche, non possiamo pretendere che la comprensione e la conversazione fluida arrivino da sole.
Un personal trainer fornisce la scheda di esercizi, guida l’allenamento, corregge la postura e ci aiuta a lavorare sugli obiettivi. Ma se poi non seguiamo il programma, non ci alleniamo con costanza e non mettiamo in pratica i consigli ricevuti, non possiamo lamentarci se non vediamo risultati.
Lo stesso accade con l’inglese: nei miei corsi di inglese, ti fornisco gli strumenti (come podcast, programmi di scrittura e correzione ortografica, letture, articoli di giornali, serie TV…), le spiegazioni e i metodi migliori per imparare e per continuare il percorso di apprendimento, anche in maniera autonoma alla fine del corso. Questo perché non mi è mai piaciuta l’idea di creare un corso di inglese che fosse fine a sé stesso e che non desse “nulla” di concreto oltre. Quindi, ti indico dei metodi e degli strumenti ai quali oggi tutti possono facilmente accedere e che ti permetteranno di migliorare le competenze acquisite in maniera indipendente. Ma, attenzione, senza costanza e applicazione, i progressi saranno minimi se non quasi del tutto impercettibili.
Cresce chi vuole crescere (e senza pregiudizi)
È una verità assoluta. Non esistono corsi efficaci che insegnino l’inglese con 5 minuti al giorno.
Quelli sono corsi acchiappaclienti ma che, ti posso assicurare, non cambieranno il tuo livello di conoscenza dell’inglese. Nulla arriva senza sacrificio, ripetiamolo tutti insieme. E spesso, mi imbatto in persone che ancora credono nelle bacchette magiche. Soprattutto, sono convinti che io ce l’abbia e che possa fare una magia: zero fatica, livelli di inglese esponenziali.
Non si può pretendere di padroneggiare una lingua dopo 5, 6 o anche 10 ore di lezione. Soprattutto se si parte da un livello base, dove il percorso di studio è più lungo e la curva di apprendimento meno accentuata rispetto a un percorso avanzato. Bisogna prima comprendere le regole fondamentali della lingua, le sue logiche e i meccanismi che la governano. E tutto questo richiede tempo e pazienza.
Un aspetto fondamentale è anche il modo in cui la lingua viene insegnata. Spesso, avere un insegnante madrelingua italiana che ha studiato, analizzato e compreso l’inglese in modo approfondito può fare la differenza. Questo perché conosce le difficoltà tipiche di chi ha l’italiano come lingua madre e sa spiegare le differenze e le similitudini tra le due lingue in modo chiaro ed efficace.
Un altro consiglio che vorrei darti è quello di allontanarti da qualsiasi tipo di pregiudizio. La lingua inglese è diversa dall’italiano. Lo sappiamo. Ma non vuol dire che sia meglio o peggio. Semplicemente è differente e per capirla, prima, ed impararla poi non bisogna fare paragoni tra le espressioni o la grammatica in una o l’altra lingua straniera.
Il segreto per imparare l’inglese? Costanza, pratica e pazienza
La chiave per imparare l’inglese non è il talento innato, ma la costanza. Esattamente come quando vai in palestra per ritornare in forma.
Studiare un po’ ogni giorno, esercitarsi, ascoltare la lingua, mettersi alla prova e non arrendersi di fronte alle difficoltà.
Esattamente come in palestra, i risultati arriveranno per chi ha la pazienza di crescere e il desiderio di migliorare. Con il giusto allenamento, sia fisico che linguistico, ogni obiettivo diventa raggiungibile. Ma senza applicazione, tutto rimane solo un desiderio.
Quindi, la prossima volta che ti chiedi perché il tuo inglese non sta migliorando, domandati: “Sto davvero allenando le mie competenze linguistiche con costanza e dedizione?”
Se la risposta è no, è il momento di riprendere in mano il tuo percorso e metterti al lavoro. I risultati arriveranno, ma solo con impegno e perseveranza!
Conclusioni
Imparare una lingua è un viaggio che richiede impegno, ma è anche un’esperienza incredibilmente gratificante.
Ogni piccolo passo avanti è una conquista che ti avvicina sempre più alla padronanza della lingua. Non lasciarti scoraggiare dalle difficoltà iniziali: con costanza, dedizione e pratica, i risultati arriveranno.
La soddisfazione di comunicare con sicurezza in una lingua straniera ripagherà ogni sforzo. Quindi, rimboccati le maniche, continua ad allenarti e goditi i progressi lungo il percorso!