Chi più o chi meno ha l’esigenza di ricevere una pacca sulla spalla di approvazione per quello che sta facendo. Io, ad esempio, sono una di queste persone. Ho una spiccata indipendenza ma soprattutto da piccolina per qualsiasi cosa io decidessi di fare, chiedevo una conferma per sapere se quello che stavo facendo fosse giusto o sbagliato.
Non credo sia un difetto da incriminare: è sicuramente dovuto da una propria insicurezza che pian piano, con il tempo e le pacche sulla spalla diminuisce tanto più che aumenta la fiducia in sè stessi. Persino le pacche che non arrivano, anche se ce le si aspetta, sono un aiuto per crescere e capire se quello che hai realizzato è stato fatto nel modo corretto o se poteva essere migliorato. In questo caso, si può riflettere sugli errori commessi e modificare il proprio modo di lavorare o, addirittura, strada. Non si nasce mica “imparati”, no?! Con queste pacche/e non sono cresciuta, ho spianato tante mie insicurezze e sono arrivata ad essere molto più sicura, capace di prendere decisioni e di agire nell’immediato senza avere necessità di ricevere sempre un riscontro positivo o negativo.
Nel momento in cui ho deciso di intraprendere questo percorso di traduttrice che da tempo mi girava per la testa, notte e giorno, ho avuto però nuovamente bisogno di conferme. Stavo comunque pensando di ribaltare la mia vita. E quando le ho avute, certa che la scelta fosse quella giusta, sono andata avanti per la mia strada. Dritta come un caterpillar.
Quando si inizia un nuovo lavoro, qualsiasi esso sia, quanto è importante avere un mentore?
Nel mio precedente lavoro ne ho avuto uno molto importante che purtroppo non è arrivato subito (sarebbe meglio dire arrivata siccome è una lei) ma che mi auguro mi potrò sempre tenere accanto, anche in futuro, come una delle prime pacche sulla spalla che consulterò.
Nel nuovo lavoro ne ho avuta un’altra: Francesca. L’ho conosciuta solo virtualmente per ora ma con il suo corso mi è stata veramente utile. In parte questo post è dedicato anche a lei che non si tira mai indietro per un consiglio 🙂 Se sei curiosa e ti può interessare prova a dare un’occhiata al Freelance Lab- https://www.thefreelancelab.it/
Io ho scelto il suo percorso di mentoring perchè è una traduttrice e a me serviva capire come muovere i miei primi passi in questo settore che conoscevo solamente come “hobby” per via delle traduzioni e corsi di ripetizioni fatti periodicamente durante il weekend. Per altro proprio oggi in weekend da reclusione forzata da covid, ce ne siamo data una a vicenda, virtuale e bellissima.
Questi percorsi sono proprio quello che io definisco “la pacca sulla spalla che cerchi”. Spesso abbiamo già le conoscenze, le nozioni ma abbiamo solo bisogno di qualcuno che dall’interno del settore ci confermi che questo è giusto e l’altro è da evitare, anche se in realtà lo sappiamo già.
Un buon mentore è colui che mette a disposizione tutta la sua esperienza e che non teme di trasferire a te le metodologie e le conoscenze acquisite del lavoro. Non vede la collaborazione come una minaccia per la propria figura professionale ma come un’opportunità di crescita sia per sè che per chi segue.
Quindi, se ti stai approcciando ad un nuovo lavoro o ad una nuova mansione e hai bisogno di una pacca sulla spalla fai una ricerca approfondita di questi corsi/percorsi. Ce ne sono tantissimi e sicuramente ne troverai uno che farà al caso tuo!
Io non sono mentore nè ho l’esperienza al momento per esserlo ma nel caso tu abbia trovato questo post simpatico e volessi qualche consiglio anche da parte mia, scrivimi… sarò ben lieta di dartelo! ♥