Negli ultimi anni, ho avuto l’opportunità di lavorare come interprete in inglese e francese, supportando cittadini stranieri nel disbrigo delle pratiche burocratiche. In questi casi, il mio ruolo si è trasformato in quello di mediatrice linguistica, fondamentale per superare le barriere comunicative. Recentemente, però, sono stata contattata da una coppia di ragazzi stranieri che si trovava nella mia zona per decidere dove celebrare le loro nozze. Durante un sopralluogo, il proprietario della location ha informato Anthony e Sara che, secondo la legge italiana, era necessario ingaggiare un interprete per la traduzione degli articoli del Codice Civile Italiano e dell’atto di matrimonio. Così, ho indossato il cappello di interprete di matrimonio e ho avuto l’onore di unire Anthony e Sara in matrimonio.

La preparazione per la lettura delle pubblicazioni

Il mio coinvolgimento è stato piuttosto tempestivo: solo due settimane prima delle nozze, Anthony mi ha contattata, preoccupato per la necessità di un interprete per le pubblicazioni di matrimonio. Era il 30 agosto e, reduce dalle ferie, mi sono subito attivata per aiutarli. La legge prevede infatti che, per la lettura e firma delle pubblicazioni, sia presente un interprete.

Nei giorni successivi, ho dedicato ogni istante alla preparazione, studiando e cercando informazioni per garantire una performance impeccabile. Il giorno della lettura, ho incontrato finalmente Anthony e Sara. Dopo la cerimonia di ufficializzazione delle partecipazioni, abbiamo condiviso un caffè, chiacchierando delle loro vite, della loro storia d’amore e del motivo per cui avevano scelto di sposarsi in Italia nella mia amata provincia, poco conosciuta all’estero, tanto più in Arabia Saudita, il loro paese d’origine. Proprio in quel momento, sono stati loro a chiedermi: “Sei libera il 19 settembre? Abbiamo bisogno di te per le nozze”.

La preparazione da interprete di matrimonio: i giorni precedenti

Avevo poco più di due settimane per prepararmi e la determinazione di fare un lavoro impeccabile. Non si trattava solo di un incarico, ma di celebrare un’unione, un’esperienza nuova e affascinante per me. Ho avuto diversi scambi con l’ufficiale comunale, che gentilmente mi ha fornito i documenti da tradurre:

  • Articoli del Codice Civile Italiano relativi al matrimonio
  • Atto di matrimonio
  • Una poesia di Khalil Gibran come augurio per la neocoppia

Dopo aver tradotto i testi dall’italiano all’inglese, ho fatto rivedere il mio lavoro a Shannon, una collega madrelingua esperta in ambito giuridico. Ho quindi studiato a fondo i documenti, lavorando su intonazione, pronuncia e pause, fino a sentirmi pronta per esprimere le emozioni di quel momento.

La preparazione da interprete di matrimonio: il giorno stesso

Il giorno del matrimonio, mi sono preparata come per un incarico di interpretariato standard. Ho sviluppato una routine per gestire l’adrenalina e l’emozione, iniziando la giornata alle 5:45 con un po’ di allenamento. Dopo aver sistemato le mie figlie con l’aiuto di mio marito, ho gustato il mio caffè, un rituale imprescindibile per me.

Indossando un tailleur nero con una giacchetta rosa per aggiungere un tocco di colore, mi sono sentita pronta. Poco prima di partire, ho acceso la mia playlist di Spotify, carica di energia per affrontare la giornata.

Ed ecco il momento fatidico…

Arrivata in Comune, ho prestato giuramento davanti all’ufficiale, confermando che avrei tradotto fedelmente tutto quanto venisse comunicato. Anthony è arrivato puntuale, mentre Sara si è presentata con qualche minuto di ritardo, in perfetta linea con la tradizione.

La cerimonia ha avuto inizio con la lettura degli articoli del Codice Civile. Ad ogni paragrafo, io traducevo consecutivamente, rendendo il momento comprensibile e significativo per gli sposi. Durante lo scambio degli anelli, ho provato una commozione inaspettata, rendendomi conto di quanto fosse speciale partecipare a un momento così intimo.

Dopo aver letto l’atto ufficiale, è stato il momento di firmare: sposi, testimone, ufficiale e infine io, interprete. Ho continuato a coordinare le comunicazioni durante il servizio fotografico, assicurandomi che tutto andasse per il meglio.

Questa esperienza come interprete di matrimonio mi ha profondamente colpita. Tornando a casa, mi sentivo arricchita non solo da una nuova esperienza professionale, ma anche da un legame culturale con Anthony e Sara, un momento di gioia che porterò sempre nel cuore.